Mio Dio, come sei buono!
Che giornata felice!
Nient'altro da fare in tutto questo giorno di domenica che trattenermi ai tuoi piedi con i tuoi santi genitori.
Guardandoti e adorandoti. perduto in te!
E questa notte che comincia sarà nello stesso modo se sono fedele.
Quale delizia, o divino Gesù Bambino, e quale dolcezza stare ai tuoi piedi!
Che cosa dolce tenerti fra queste braccia!
Indegno quale sono, come sono felice!
Ma quando penso, o mio Dio, che non dipende che da me che tutti i miei giorni e tutte le mie notti passino così fino a che io entri nell'eternità, quale gioia profonda e quale ricchezza di godimento e di pace, di gratitudine, di meravigli
Si, questo non dipende che da me.
Questa è stata la vita dei tuoi santi genitori, questa è la vita cui mi chiami: guardare le cose esteriori come apparenze, fantasmi, miraggi, immagini che passano come quelle delle lanterne magiche, e lasciarle passare nel loro svolgersi, chiudendo gli occhi su di esse e non aprendoli che su di te, o Gesü, restando sempre. sempre. qualunque cosa si faccia e dove si sia, perduto, annegato, inabissato, in te, solo essere unico necessario, in te, nostro Dio.
In te, nostro tutto diletto e soave, o amato, o tanto dolce Barmbino Gesü!... Questo dipende da me. con la tua grazia.. Ohl, dammi questa grazia.
Charles de Foucauld