Al mio Angelo custode
(di santa Teresa di Lisieux, dottore della Chiesa)
Questa poesia è stata composta nel febbraio 1897, sette mesi prima della sua morte, da santa Teresa del Bambin Gesù e del Santo Volto.
Glorioso custode della mia anima
tu che brilli nel bel cielo
come dolce e pura fiamma,
vicino al trono dell'Eterno;
tu vieni per me su questa terra,
e illuminandomi del tuo splendore,
bell'Angelo, divieni mio fratello,
mio amico, mio consolatore.
Conoscendo la mia grande debolezza,
mi guidi per mano;
ed io ti vedo, con tenerezza,
spostare la pietra dal cammino.
Sempre la tua dolce voce m'invita
a non guardare che i cieli;
più mi vedi umile e piccola,
e più la tua fronte è radiosa.
O tu che attraversi lo spazio
più prontamente dei fulmini,
vola spesso al mio posto
presso coloro che mi sono cari;
con la tua ala asciuga le loro lacrime,
canta quanto è buono Gesù!
Canta che la sofferenza ha fascino
e mormora piano il mio nome.
Desidero, nella mia breve vita,
salvare i miei fratelli peccatori;
o bell'Angelo della patria,
donami i tuoi santi ardori.
non ho nulla oltre ai miei sacrifici,
e alla mia austera povertà;
uniti alla tue pure delizie;
offrile alla Trinità.
A te il regno e la gloria,
le ricchezze del Re dei re.
A me il Pane del santo ciborio,
a me il tesoro della Croce.
Con la Croce, con l'Ostia,
con il tuo soccorso celeste,
attendo in pace, dall'altra vita,
la felicità che dura per sempre.