L’uomo non separi ciò che Dio ha congiunto.
G. L'
amore tra un uomo e una donna è
tutto per una vita. Ne sentiamo il fascino, vi dedichiamo tutte le nostre
risorse perché da lì scaturisce la nostra felicità. |
Canto
G. Spesso si entra
nell'
amore già con quella riserva sul tempo che ne taglia il vigore e ne
inquina la più profonda soddisfazione. Eppure anche quello
dell'
indissolubilità è elemento costitutivo, e quindi decisivo, per la
riuscita dell'
amore umano. Ce ne parla oggi Gesù, riconducendoci al fondamento
dell'
amore tra un uomo e una donna, segnalando il male che lo minaccia e
aprendolo alla grazia di Dio che salva.
SAC. …… per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola.
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 10,2-12)
In quel tempo, avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla
prova, domandarono a Gesù: "È lecito ad un marito ripudiare la propria
moglie?". Ma egli rispose loro: "Che cosa vi ha ordinato Mosè?".
Dissero: "Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di
rimandarla". Gesù disse loro: "Per la durezza del vostro cuore egli
scrisse per voi questa norma. Ma all’inizio della creazione Dio li creò
maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due
saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola carne. L’uomo
dunque non separi ciò che Dio ha congiunto".
Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed
egli disse: "Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette
adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro,
commette adulterio".
Parola del Signore
Davanti a Gesù Eucarestia
G. "E l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola"
Essere marito e moglie, nel sacramento del matrimonio, è imitare Gesù, che è uno nel Padre e con lo
Spirito nel mistero della Trinità, e che si è donato tutto agli altri. Il matrimonio ci fa una carne sola, nel completo dono di ciascuno all’altro. Così il matrimonio è una strada per giungere alla santità: che è il dono di sé agli altri; nella fiducia completa in Cristo che si è donato a noi con tutto se stesso, fino alla morte ed alla Resurrezione. Ciascuno di noi si dona con tutto se stesso:
- con il corpo (chiamato ad essere l’espressione della persona che sa dominarsi e che non dipende
dall’istinto. Valore del digiuno e della continenza);
- con l’intelligenza (destinata a cogliere il senso profondo del dono di sé);
- con la volontà (che è data per guidare l’azione. Valore della castità);
- con lo spirito (che non va soffocato, ma dilatato nell’autenticità della relazione e nella preghiera).
Tutti
Grazie, Signore,
perché ci hai dato l' amore
capace di cambiare
la sostanza delle cose.
Quando un uomo e una donna
diventano uno nel matrimonio
non appaiono più come creature terrestri
ma sono l' immagine stessa di Dio.
Così uniti non hanno paura di niente.
Con la concordia, l' amore e la pace
l' uomo e la donna sono padroni
di tutte le bellezze del mondo.
Possono vivere tranquilli,
protetti dal bene che si vogliono
secondo quanto Dio ha stabilito.
Grazie, Signore,
per l' amore che ci hai regalato.
(S. Giovanni Crisostomo)
Adorazione silenziosa
G. Da quando gli uomini si sono ribellati a Dio hanno continuamente sperimentato il male della divisione e non riescono più a capire un discorso serio sull' unità. Ma il cristiano deve capire. Se egli crede che Cristo è morto per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi (Gv 11,52), e fare dell' umanità una sola grande famiglia, deve trarne le conseguenze ad ogni livello, anche a quello matrimoniale.
1L Al tempo di Gesù, il divorzio era ammesso sulla base di un testo del Deuteronomio, (24,1): "Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che essa non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via da casa".
2L Per capire bene la legge del Deuteronomio (che in realtà è una permissione) e non degradare la parola di Dio, dobbiamo fare un po' di storia.
1L Come la legge del taglione (che consiste nell' infliggere al colpevole lo stesso danno da lui inflitto alla vittima: Es 21, 23-25; Lv 24,17-20; Dt 19,18-21) tendeva a limitare gli eccessi della vendetta (cfr Gen 4, 23-24), così la legge del divorzio è una legge restrittiva. All' inizio, l' uomo sposato, in Israele, godeva il diritto quasi assoluto di ripudiare a suo arbitrio la sua sposa. Il Deuteronomio 24,1 limita appunto questo barbaro arbitrio: è un primo argine per riportare il matrimonio nell' alveo voluto da Dio all' inizio della creazione (Gen 1,24; 2,4).
2L E, come la legge del taglione sarà superata dal comandamento dell' amore (cfr Mt 5,38-48), così la legge del divorzio, "permesso per la durezza del cuore", cioè per colpa dell' egoismo, sarà superata dal comandamento dell' indissolubilità del matrimonio.
1L Nell' Antico testamento viene lodata la fedeltà coniugale (Pr 5,15-20), e il divorzio è considerato riprovevole, sebbene in alcuni casi venisse tollerato "per la durezza di cuore". Il legislatore non solo pone limiti al divorzio, ma cerca di renderne difficile l' attuazione: la dote pagata ai familiari della sposa non viene restituita, e se l' uomo voleva contrarre nuove nozze doveva sobbarcarsi l' onere di un nuovo contributo.
2L I profeti cercano di limitare la possibilità di ripudio della sposa ai casi di adulterio (Os 2,4; Ger 3,8). Malachia è colui che difende con maggiore chiarezza l' indissolubilità del vincolo matrimoniale: Dio in persona, per mezzo del matrimonio, fa dell' uomo e della donna una carne sola, una sola vita; l' uomo che ripudia la propria moglie si carica di una grande responsabilità davanti a Dio che detesta il ripudio (Ml 2,14-16). Tuttavia, l' insegnamento positivo dell' assoluta indissolubilità del matrimonio lo troviamo solo nel Nuovo Testamento.
1L Gesù indica Genesi 1,27 e 2,24 come la ragione per la quale il
matrimonio è indissolubile Egli si richiama alla volontà del creatore: il Dio
unico crea l'
uomo a sua immagine, fondando l'
unità indissolubile del
matrimonio. E'
Dio stesso che unisce l'
uomo e la donna. La sua parola creatrice
opera la "congiunzione" dei sessi. Così dunque la posizione di Gesù
è senza ambiguità: rifiutando decisamente la poligamia, condanna
contemporaneamente il divorzio seguito da seconde nozze, qualunque ne sia il
motivo, fondandosi sui valori originari dell'
unione coniugale indissolubile.
2L Così le interpretazioni rabbiniche si trovano definitivamente scavalcate nel senso già indicato dal profeta Malachia, per il quale ripudiare la propria moglie equivale a rompere l' alleanza di Dio col suo popolo, perché questa si incarna nell' unione degli sposi (Ml 2,13-16). Gesù non è venuto per abolire la Legge e i Profeti, ma per dare compimento (Mt 5,17).
1L Con il dono del suo Spirito, Gesù ci libera dalla durezza di cuore e ci rende nuovamente capaci di vivere ciò che era "in principio". Il discepolo scopre in Gesù la vera dignità dell' uomo: essere partner di Dio che lo ama infinitamente. Egli vive il matrimonio come immagine di questo grande mistero.
2L Presso molti popoli, anche ai nostri giorni, l' uomo acquista la donna comprandola dalla sua famiglia; essa diventa sua proprietà che può abbandonare quando non gli serve più. Chiaramente questo tipo di rapporto fondato sul possesso non è secondo il disegno di Dio, perché il rapporto tra Dio e l' umanità, di cui il matrimonio è segno o sacramento, è un rapporto di amore, non di possesso. L' uomo può possedere le cose e gli animali, non un altro uomo.
1L Al di là della forma, anche presso di noi il matrimonio è spesso un possesso, una compravendita di mutue relazioni, una prostituzione reciproca.
2L Il matrimonio, invece che amore e servizio, diventa egoismo e sopraffazione. Si sta insieme finché dura l' interesse del più forte. Quando cessa l' interesse, ossia l' egoismo, l' uso dell' altro, la strumentalizzazione, cessa tutto.
1L Tutto questo succede perché l' uomo e la donna sono malati di durezza di cuore. Il cuore dell' uomo è indurito, è egoista, non è capace di amare: questo è il suo peccato, il suo fallimento a tutti i livelli.
2L Solo con Cristo, la creazione raggiunge il suo fine: torna ad essere come Dio l' ha pensata fin dall' inizio. Anche il matrimonio trova il suo significato esclusivamente in Cristo. Fuori di lui non esiste nulla e nulla ha senso (cfr Ef 1,4; Col 1,16-17).
Tutti
Apri i nostri occhi, Signore,
perché possiamo vedere te nei nostri fratelli e sorelle.
Apri le nostre orecchie, Signore,
perché possiamo udire le invocazioni
di chi ha fame, freddo, paura.
Apri il nostro cuore, Signore,
perché impariamo ad amarci
gli uni gli altri come tu ci ami.
Donaci di nuovo il tuo Spirito, Signore,
perchè diventiamo un cuor solo e un’anima sola,nel tuo nome.
Amen.
(Madre Teresa di Calcutta)
Canto
G. Comunicare a volte è davvero difficile. Accade infatti spesso che fatichiamo a capirci gli uni con gli altri. E succede di frequente che anche marito e moglie dicano sconsolati: non ci capiamo più.
3L Ma che cosa impedisce di comunicare? Forse il carattere? Sì, certo, il carattere: o meglio, la diversità di carattere, l' incompatibilità del carattere, come oggi si usa dire. L' intesa tra le persone infatti – e dunque l' intesa tra l' uomo e la donna – non può essere programmata a tavolino: essa può soltanto accadere; e se non accade naturalmente in forza del carattere, difficilmente può essere cercata per altre vie. Proprio come successe all' inizio, secondo il racconto della Genesi (Gn 2,18-24 ):
4L Adamo si svegliò, vide la donna, e prima ancora che essa parlasse, comprese che la donna era vicina: «essa è carne della mia carne e osso delle mie ossa».
3L Appunto così accadde all' inizio tra l' uomo e la donna: e pure così accade oggi, quando un uomo si innamora di una donna, e sogna di condividere la vita con lei. Tale sentimento, però, non è infallibile:
4L Mai come oggi l' amore di coppia è stato al centro dell' umanità nelle sue gioie e nelle sue contraddizioni.
3L Nelle sue gioie perché il fallire di grandi sistemi, di ideologie e la generale insicurezza ci fa sempre più rifugiare in questo sentimento che da sicurezza, in questo piccolo mondo interiore così ricco e così sognante che sentiamo essere la cosa più importante per la vita.
4L Ma, accanto a questo, la contraddizione dell' uomo emerge con inaudita violenza: l' amore finisce col diventare un mito irraggiungibile che si scontra con la pesantezza della realtà. Ecco allora la nascita di una insoddisfazione continua, di una fatica di amare che, alimentata da una follia mass-mediologica, finisce col far credere che l' amore esiste, è fondamentale, è straordinario, ma, di fatto, è irraggiungibile.
3L entrare in questo dominio diventa davvero spinoso: esperienza totalizzante, l' amore diventa, in caso di fallimento, una sconfitta bruciante. In punta di piedi, allora, nella consapevolezza di entrare in un mondo di luci e di ombre, vi do una buona notizia:
4L Gesù ha un Progetto anche sull' amore. E, occorre pur dirlo, essendo Lui ad averlo inventato, può anche darsi che sia la voce più autorevole su tale argomento. La ascoltiamo, cercando di astrarre dalle nostre esperienze personali?
3L Bene: Dio ci ha creato parte di un Tutto da ritrovare. Un Tutto che è
formato da una compagnia, una persona, con la quale condividere, certo, i
sentimenti e le passioni, ma soprattutto la vita.
4L Ecco allora che l' innamoramento lascia spazio all' amore, che è scelta entusiasta e faticosa, tutta orientata dalla consapevolezza che il mio partner non è l' orizzonte ultimo della mia vita, ma che, assieme, verso questo Orizzonte camminiamo insieme.
3L Amore che è dono, dono di sé reale, non appesantito dal possesso
morboso, non involgarito dall'
egoismo, ma stupore continuo del dire:
"Grazie perché esisti".
4L Non solo: questa energia profonda svela nel mio compagno le sue qualità, gli permette di valorizzarle, nel rispetto reale e nella consapevolezza che nulla mi è dovuto, che nulla è abitudine, che nulla è delusione.
3L Amare diventa, allora, in questa tensione verso il Tutto, nel continuo confronto con Dio, un dire: "Grazie perché mi hai fatto esistere".
4L Questa riflessione, però, dev' essere concretizzata nella quotidianità del gesto: nel dire "ti voglio bene" anche dopo vent' anni di matrimonio, nell' usare nel proprio vocabolario della quotidianità parole come "Grazie", "Faccio io", "Scusa".
3L La quotidianità diventa il fermento nel quale, come ci si promette davanti a Dio, io ti "rispetto e ti onoro", cioè metto te al centro del mio cammino. A te Signore affidiamo il progetto dell' amore, il progetto della famiglia e del dono di sé. Rendici unità profonda.
Tutti
Condividiamo la stessa speranza, lo stesso ideale,
lo stesso modo di vivere, lo stesso atteggiamento di servizio.
Ambedue fratelli e servi dello stesso Signore,
senza divisione nella carne e nello spirito,
insieme preghiamo, insieme ci inginocchiamo
e insieme facciamo digiuno.
Istruiamoci l'
un l'
altro,
l'
un l'
altro esortiamoci, sosteniamoci a vicenda.
Insieme stiamo nella santa assemblea,
insieme alla mensa del Signore, insieme nella prova,
nella persecuzione, nella gioia.
Nulla nascondiamo l'
un l'
altro, non ci evitiamo l'
un l'
altro,
l'
un l'
altro non siamo di peso.
Volentieri facciamo visita agli ammalati,
volentieri assistiamo i bisognosi,
senza malavoglia facciamo elemosina, senza fretta partecipiamo al sacrificio,
senza sosta assolviamo ogni giorno i nostri impegni.
Ignoriamo i segni di croce furtivi, rendiamo grazie senza reticenze,
benediciamo senza vergogna nella voce.
Salmi e inni recitiamo A voci alternate
Ed insieme gareggiamo Nel cantare le lodi al nostro Dio.
Vedendo e sentendo questo, Cristo gioisce e ci manda la sua pace.
Là dove sono i due sposi, ivi è anche Cristo.
(Tertulliano, Alla moglie)
Canto
Preghiere spontanee
Padre nostro
G. Dice una bella sentenza rabbinica: "Dio non ha tratto la donna dalla testa dell' uomo, perché gli comandasse; né dai suoi piedi, perché fosse la sua schiava; ma dal suo fianco, perché fosse sempre vicina al suo cuore" (Talmud). Evitare che l' amore divenga possesso, che la comunicazione si sciupi in banalità e cose, scommettere sempre sulla sincerità e la tenerezza, e .. alla fine avere il coraggio del perdono, costituiscono quel primo mazzetto di virtù che abbellisce ogni nuova famiglia che nasce e la profuma dei valori più sicuri e necessari alla felicità del cuore d' ogni uomo e d' ogni donna.
5L Ci sono momenti di fatica, momenti di asprezza in cui la parte
dell'
uomo vecchio emerge. Ma se il mio/tuo desiderio è davvero quello di
camminare insieme tutto diventa possibile. Possibile amarsi, possibile superare
le difficoltà, possibile gestire la quotidianità, possibile stare insieme
(bene, con gioia) per tutta la vita. Una coppia cristiana prende a modello del
proprio modo di amarsi il Maestro Gesù che ha amato la Chiesa fino a donare la
sua vita per lei. Oggi il Signore chiama le coppie cristiane a scoprire la
propria chiamata al matrimonio, la propria vocazione matrimoniale per diventare
un segno di speranza nel mondo. Davanti alla tanta (troppa) superficialità che
il mondo manifesta nel parlare di sentimenti, davanti alle coppie che vivono
momenti di difficoltà, i discepoli innamorati sono chiamati ad essere luce sul
monte, a ritrovarsi per sostenersi nella fedeltà e nella simpatia.
Tutti
Signore Gesù, che ci hai unito con il vincolo
santo dell'
amore,
da Te elevato alla dignità di Sacramento,
fa' che sappiamo amarci come Tu hai amato la Chiesa, tua Sposa immacolata,
donandoti e sacrificandoti.
Che anche il nostro amore sia donazione e sacrificio,
fedeltà e incoraggiamento, conforto e aiuto nelle asprezze della vita.
Concedici di realizzare tra noi una piena e soave concordia
che ravvivi le gioie e alleggerisca le pene,
che ci renda pronti al dovere e costantemente impegnati
nell' osservanza dei tuoi comandamenti.
Dacci, o Signore, il necessario alla vita di ogni giorno,
la gioia di una figliolanza ubbidiente e virtuosa,
la fiducia nell' avvenire.
Ci perdoniamo a vicenda se qualcosa ha oggi offuscato la serenità
del nostro amore e la pace delle pareti domestiche e chiediamo
che la tua grazia ci tenga sempre uniti durante la nostra vita terrena
e, dopo quest’esilio, ci riunisca in Cielo a lodarti e benedirti in eterno. Amen.
Canto