"Il Padre parla ai suoi figli"
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Al mio caro Padre Celeste, con amore e gratitudine
Monika Waldhier
La redattrice, Monika Waldhier, conclusi gli
studi di Diritto ad Heidelberg, Parigi e Monaco, ha collaborato a lungo presso
quest'
ultima Università, divenendo più tardi avvocato. Purificata da una
malattia, ha sentito svilupparsi nel suo cuore una relazione sempre più
profonda con il Padre celeste.
L'
11 febbraio 1999 - nell'
anno del Padre - ha fondato, insieme ad alcuni
sacerdoti e laici, l'
Opera "Werk des Himmlischen Vaters e.V.",
intitolata al Padre celeste, con lo scopo di far conoscere sempre più la
misericordia di Dio Padre. La presente Novena vuol essere testimonianza del suo
amore filiale per il Padre del Cielo.
Premessa
Il padre gesuita Jean Galot pubblicò nel 1962 un libro dal titolo: "Dio nostro Padre". Nella sua introduzione egli ebbe a scrivere, giustamente, che molti Cristiani non hanno mai seriamente considerato di avere un Padre in Cielo. "Sentendo la parola ' Dio' essi pensano ad un Essere superiore, che incute rispetto, ma non gli si rivolgono con il nome di ' Padre' . Tantomeno riconoscono a quest' Essere onnipotente la dolce tenerezza di un Padre e non comprendono di poter vivere con lui un profondo rapporto di fiducioso abbandono."
La redattrice ha incluso nella presente Novena
alcuni passi tratti dal Messaggio che Dio Padre ha donato al mondo nel 1932,
attraverso Madre Eugenia Elisabetta Ravasio. Ecco allora che attraverso tali
parole sarà lo stesso Padre Celeste a parlare direttamente all'
anima orante.
Ognuno, nel pregare, si sentirà accarezzato personalmente ed arricchito dal suo
amore.
La redattrice si rivolge al buon Padre del Cielo con le semplici parole di una
figlia che vuole amarlo mostrandogli la propria gioia. Ed anche noi, recitando
la Novena, non possiamo non avvertire la sicurezza di questa figlia che - pur
confessando la propria inadeguatezza - si dice certa dell'
amore del Padre.
Questo è anche il mio desiderio: che chiunque recita questa Novena, mi auguro
tutti, possa credere nello smisurato amore del Padre Celeste e trovare presso di
lui riparo.
Con la benedizione sacerdotale
Karl Maria Harrer, Asten/Tittmoning
Introduzione
Quasi ogni preghiera della S. Messa è diretta
al Padre Celeste e tuttavia - anche se ogni giorno lo invochiamo espressamente
nel Padre Nostro - non di rado ci manca nei suoi confronti quella relazione
profonda ed amorosa, propria dei veri figli. Questa Novena ci invita allora ad
instaurare con nostro Padre Celeste una relazione di fede più filiale, semplice
e fiduciosa.
E'
Dio Padre che, in quest'
epoca di cuori confusi e freddi, ci invita ad aprirci
al suo amore misericordioso, a trovare in lui il soddisfacimento di quanto
agognamo ed il rimedio ad ogni nostra paura e dubbio. Mi auguro quindi che
questa Novena, che fin dall'
inizio ho sostenuto ed incoraggiato, possa
ulteriormente diffondersi, a maggior gloria e ad onore del nostro amatissimo
Padre Celeste.
Vi saluto e benedico da Birkenstein
P. Alfred Hahn, Curato per i pellegrini
Preghiera introduttiva
Appena sveglio, al mattino di buon' ora,
già mi accoglie, o Padre, il tuo sorriso;
ti lodo e benedico allora:
da Te, io figlio, mai non sia diviso.
Tu mi sei l' ABBA' carissimo,
per sempre ti voglio amare,
nessuno è al par tuo dolcissimo,
dalle tue mani mi fo' guidare.
Benedicimi dunque, stammi vicino,
sol per te, ti son piccino.
NOVENA
1. giorno: la volontà di Dio
Il mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato. (Gv 4, 32)
Padre Celeste amatissimo!
All'
inizio della mia Novena, pienamente
consapevole, mi rimetto totalmente alla tua santa volontà. Tu sei il Padre mio,
infinitamente buono, il tuo cuore è pieno d'
amore. Che debbo dunque temere?
Quante volte ho già sperimentato la tua bontà, la tua misericordia,
soprattutto la tua dolcezza. Mi hai preservato da tanti dolori e da tante
sventure, note e sconosciute. Sempre hai provveduto per me, sei stato dalla mia
parte, mi hai rincuorato quando c'
era il buio nella mia anima. Mi hai già
donato mille segni del tuo amore paterno ed ancora, ogni giorno, me ne regali
altri. Nel tuo Messaggio dici:
"Vedete, o uomini, che da tutta l'
eternità non ho che un desiderio, quello
di farmi conoscere dagli uomini e di farmi amare, desiderando stare
incessantemente presso di loro. Per farvi conoscere la necessità nella quale
siete di soddisfare la mia volontà su voi e perché io sia d'
ora in avanti più
conosciuto e meglio amato, voglio segnalarvi alcune delle innumerevoli prove del
mio amore verso di voi!
Finché l'
uomo non è nella verità, non prova affatto la vera libertà: credete
di essere nella gioia, nella pace, voi, miei figli che siete al di fuori della
vera legge per la cui obbedienza vi ho creati, ma in fondo al vostro cuore
sentite che in voi non c'
è, nè la vera pace, nè la vera gioia e che non siete
nella vera libertà di colui che vi ha creati e che è vostro Dio, vostro Padre!
Ma voi, che siete nella vera legge o meglio che avete promesso di seguire questa
legge che io vi ho dato per assicurarvi la vostra salvezza, ecco che siete stati
condotti al male dal vizio. Vi siete allontanati dalla legge con la vostra
condotta malvagia. Credete di essere felici? No. Voi sentite che il vostro cuore
non è tranquillo. Pensate forse che cercando il vostro piacere ed altre gioie
umane il vostro cuore si sentirà infine soddisfatto? No, lasciate che vi dica
che non sarete mai nella vera libertà, nè nella vera felicità, finché non mi
riconoscerete come Padre e non vi sottometterete al mio giogo, per essere dei
veri figli di Dio vostro Padre! Perché? Perché vi ho creati per un sol fine
che è quello di conoscermi, di amarmi e di servirmi, come il bambino semplice e
fiducioso serve suo padre!"
Dio, Padre mio, vengo ancora a te con il desiderio sincero di ringraziarti e di compiacerti. Donami la grazia di riconoscere e fare in tutto la tua santa volontà.
Decina del Rosario:
Contempliamo Gesù, il cui Padre Celeste governa ogni figlio.
2. giorno: la preghiera di ringraziamento
"In ogni cosa rendete grazie, poiché
questa è la volontà di Dio" (1 Ts 5, 18).
Padre Celeste amatissimo!
Con tutto il cuore tu accogli le nostre preghiere di ringraziamento e ne lasci scaturire fiumi di grazia e benedizioni, quale pioggia su di noi. Il grazie che ti doniamo, o Padre, può essere il silenzioso contributo al compimento della tua volontà e alla diffusione della "Benedizione delle anime immolate" (in fondo a questo libretto), già fatta propria da molti.
Nel tuo Messaggio dici infatti (pag. 34):
"Certo occorrerà del tempo per arrivare ad una completa realizzazione di
questi desideri che ho concepito sull'
umanità e che ti ho fatto conoscere! Ma
un giorno con le preghiere ed i sacrifici delle anime generose che si
immoleranno per questa opera del mio amore, sì, un giorno sarò
soddisfatto."
La preghiera di ringraziamento, tra tutte le forme di preghiera, occupa una
posizione preminente poiché con essa ri riconosciamo poveri davanti a te, l'
autore di ogni bene: nulla possiamo senza te. Allora il grazie diviene umiltà,
così cara al tuo cuore paterno. La mia vita sia un unico grazie a te, il
migliore dei Padri, la cui bontà non conosce limiti.
Decina del Rosario:
Contempliamo Gesù, al cui Padre Celeste
spetta ogni grazie.
3. giorno: l' adorazione
"Ma viene l' ora, ed è questa, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità, chè tali sono appunto gli adoratori che il padre domanda." (Gv 4, 23)
Padre Celeste amatissimo!
Nel tuo Messaggio dici:
"Vorrei vedere l'
uomo onorare il Padre suo ed il suo Creatore con un culto
speciale."
Con tutto il mio cuore desidero adorarti, di continuo, giorno e notte: adoro la tua potenza, la tua volontà, la tua grandezza, la tua misericordia, la tua bontà, soprattutto la tua divinità. Voglio adorarti per mezzo del Cuore santissimo del Figlio tuo Gesù, con Maria e tutti gli Angeli e i Santi. Voglio unirmi al loro coro di lode, ma avverto chiara la mia debolezza e la mia pochezza. Perciò ti invoco, con tutto il cuore, manda i tuoi Angeli in mio aiuto, soprattutto quelli che sono prostrati in adorazione davanti al tuo trono. Che mi uniscano alla loro santa schiera e mi insegnino ad adorarti, in ispirito e verità, Te Dio santo ed immortale.
Decina del Rosario:
Contempliamo Gesù, al cui Padre Celeste è dovuta ogni adorazione.
4. giorno: innocenza filiale
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendogli: "Chi è il più grande nel regno dei cieli?". E Gesù, chiamato un fanciullino, lo pose in mezzo a loro, e disse: "In verità vi dico: se voi non vi cambierete e non diventerete come i pargoli non entrerete nel regno dei cieli.; Chi dunque si farà piccolo come questo fanciullo, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi riceve un fanciullo come questo in nome mio, riceve me." (Mt 18, 1-5)
Nel tuo Messaggio ti rivolgi agli uomini
chiamandoli sempre figli tuoi. Noi, tue creature, - così dici - siamo divenuti
figli del tuo amore per mezzo di tuo Figlio.
Ed ancora: "Certo, so ben capire la debolezza dei miei figli! Perciò ho
chiesto a mio Figlio di donar loro dei mezzi per rialzarsi dalle loro cadute.
Questi mezzi li aiuteranno a purificarsi dal loro peccato, affinché siano
ancora i figli del mio amore. Sono principalmente i sette sacramenti e,
soprattutto, il grande mezzo per salvarvi, nonostante le vostre cadute, è il
Crocifisso, è il sangue del Figlio mio che ad ogni istante si riversa su di
voi, purché voi lo vogliate, sia con il Sacramento della penitenza, sia anche
con il santo sacrificio della Messa."
Padre Celeste amatissimo! Com'
è grande il tuo
amore per i bambini ed in essi per tutte le anime innocenti: sono davvero i tuoi
eletti.
Noi uomini, amatissimo Padre, vogliamo essere come bambini, da te creati per
immenso amore, da te guidati con dolcezza e premura, in ogni nostra imperfezione
e smarrimento. Quanto più deboli, tanto più grande la tua sollecitudine!
Se ci poniamo quali veri figli davanti a te, possiamo sentire e vivere già in
Terra la tua vicinanza, la tua premura, il tuo amore. Il santo Curato d'
Ars ci
insegna: "Quando Dio ci vede arrivare, noi sue creaturine, egli si china
come un padre, in ascolto del figlio suo che gli vuole parlare."
Tu li ami, i bambini, per il loro candore, la loro naturalezza, la loro purezza.
Nella loro innocenza essi sono semplici come colombe (Mt 10, 16), non conoscono
paura alcuna del futuro, giacché si sentono assolutamente protetti dall'
amore
del loro padre e della loro madre, nè si lasciano prendere da pena o dubbi: il
loro cuore semplice vive in totale fiducia.
Decina del Rosario:
Contempliamo Gesù, il cui Padre Celeste ama tutti i bambini.
5. giorno: la gioia
"Siate lieti sempre nel Signore; lo ripeto, siate lieti." (Fil 4, 4)
Padre amatissimo!
Com'
è bello, per un padre ed una madre di questo mondo, vedere che i loro figli
sono felici. Forse che tu sei diverso? No, tu hai creato i figli tuoi per amore,
per gioire di loro, come tu stesso dici:
"Il mio amore per le mie creature è così grande che io non provo nessuna gioia pari a quella di essere tra gli uomini. La mia gloria in cielo è infinitamente grande, ma la mia gloria è ancora più grande quando mi trovo tra i miei figli: gli uomini di questo mondo. Il vostro cielo, mie creature, è in Paradiso con i miei eletti, perché è lassù, nel cielo, che mi contemplerete in una visione perenne e che godrete di una gloria eterna. Il mio cielo è sulla Terra, con voi tutti, o uomini! Sì, è sulla Terra e nelle vostre anime che cerco la mia felicità e la mia gioia. Potete darmi questa gioia ed è per voi anche un dovere verso il vostro Creatore e Padre che da voi lo desidera e lo attende."
La gioia di cui parla l'
apostolo Paolo è
tuttavia la gioia che tu desideri dalle tue creature. "E'
mia premura, ora,
farmi trovare sempre irreprensibile, ed in questo provo le mie gioie, e quanto
più esse sono umili, tanto più recheranno gioia", scrive la piccola santa
Teresa in una sua lettera.
Concedimi, amato Padre Celeste, la vera umiltà, che sola mi può rendere felice
e donare la tua vicinanza. Amen.
Decina del Rosario:
Gesù, il cui Padre celeste allieta ogni suo
bambino.
6. giorno: la supplica
"In verità, in verità vi dico: Se voi
domanderete qualcosa al Padre mio in mio nome, Egli vi darà"
Domandate e riceverete, affinché la vostra gioia si piena." (Gv 16, 23 ss)
Amatissimo Padre!
Tu dici, nel tuo Messaggio a madre Eugenia
Ravasio, che nel ricevere la s. Comunione tu stesso vieni in noi, in modo tutto
speciale, e che per noi diventa più facile presentarti le nostre richieste. In
quest'
attimo di unione con te, la nostra anima si fonde col tuo amore paterno.
Allora possiamo chiederti ogni cosa, soprattutto una sempre maggiore bellezza
interiore e la santità dell'
anima. Così, beatitudine e luce aumentano in noi.
Padre Celeste, fa'
ch'
io riconosca cos'
è opportuno chiederti. Donami le grazie
di cui ho maggiormente bisogno, donamele - ti prego - in nome di Gesù e per
intercessione della santa Madre di Dio. Amen.
Decina del Rosario:
Gesù, il cui Padre celeste provvede per ogni
bambino.
7. giorno: la gloria
"E in quell' istante si raccolse presso l' angelo uno stuolo dell' esercito celeste, che lodava Dio e diceva: "Gloria a Dio nell' alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.' " (Lc 2, 13 - 14)
Padre Celeste amatissimo!
Se gli uomini potessero penetrare il cuore di Gesù con tutti i sui desideri e
la sua gloria, riconoscerebbero che il suo desiderio più ardente è di
glorificare il Padre "con una gloria totale come l'
uomo può e deve
darmela, come Padre e Creatore, e ancora di più come Autore della loro
redenzione!" Non è Perché ho bisogno della mia creatura e delle sue
adorazioni che desidero essere conosciuto, amato ed onorato; è unicamente per
salvarla e farla partecipe della mia gloria" Di tutto ciò che voi farete
per la mia gloria, io farò il doppio per la vostra salvezza e la vostra
santificazione."
Padre Celeste, grazie per la tua infinita pietà per noi uomini, per la tua pazienza e per il tuo smisurato amore chè ci preservano da ogni sventura e fanno sì che nessuna delle tue creature sia triste. Aiutami a riconoscere sempre più chiaramente la tua dolcezza paterna, la tua sapienza onnipotente affinché almeno io possa tributarti l' onore che spetta a te, Creatore e Autore di ogni cosa.
Decina del Rosario:
Contempliamo Gesù, al cui Padre celeste è dovuto ogni onore.
8. giorno: la fiducia
"Accostiamoci dunque con fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia per opportuno soccorso." (Eb 4, 16)
Padre Celeste amatissimo!
Niente ti dà maggiore onore della fiducia filiale e profonda. Tu vuoi da noi il
dono della nostra fiducia quale risposta al tuo sconfinato amore. La nostra
fiducia ti deve mostrare che noi crediamo nel tuo amore e che gli facciamo
spazio nel nostro cuore, così da lasciarci prendere interamente da esso. Tu
dici nel tuo Messaggio: "Quanto ai mezzi per onorarmi come io desidero, non
vi chiedo altro che una grande confidenza." La nostra confidenza è al
tempo stesso la chiave per accedere al tuo cuore di Padre.
Perché, Padre Celeste, brami così tanto la completa fiducia delle tue
creature? Perché tu sei il più amoroso, misericordioso e dolce dei padri,
colui che non vuole che i suoi figli siano preoccupati, pensierosi, impauriti da
mille cose. No, tu vuoi che noi si viva nella pace. Ma questo è possibile solo
se abbiamo un'
incondizionata fiducia in te.
Perciò anche Sant'
Alfonso Maria de'
Liguori disse: "Non si può amare Dio
nostro Padre meglio che con una fiducia senza limiti."
Donami questa fiducia in te, mio buon Padre, poiché nessuno la merita come te.
Decina del Rosario:
Contempliamo Gesù, al cui Padre celeste è dovuta ogni fiducia.
9. giorno: l' amore
"Dio è amore: e chi sta nell' amore, sta in Dio e Dio in lui."
(1 Gv 4, 16)
Padre Celeste amatissimo!
Tu sei origine e fonte di ogni amore. Sì, tu
sei l'
amore stesso. Nel tuoi Messaggio dici persino: "Io sono un oceano
d'
amore," un padre che ama le sue creature a tal punto ed intensità da
avvolgerle continuamente col suo amore, come nessun padre, nè madre terreni ne
sono capaci. Tantomeno cessi di amare una creatura quand'
essa smette di pensare
a te: il tuo amore rimane fedele.
Tu dici: "Come Creatore e Padre dell'
uomo sento il bisogno di amarlo"
vivo dunque vicino all'
uomo, lo seguo ovunque, lo aiuto in tutto, supplisco a
tutto. Vedo i suoi bisogni, le sue fatiche, tutti i suoi desideri e la mia
felicità più grande è di soccorrerlo e di salvarlo" Vorrei che tutte le
mie creature avessero la convinzione che c'
è un Padre che veglia su di loro e
che vorrebbe far pregustare, anche quaggiù, la vita eterna" vi amo così
teneramente". Se mi amate e mi chiamate con confidenza con questo dolce
nome di Padre, voi cominciate a conoscere, fin da quaggiù, l'
amore e la fiducia
che faranno la vostra felicità nell'
eternità".
Padre amatissimo, per mezzo di Madre Eugenia
tu hai donato a tutte le creature questa tua Promessa:
"Tutti quelli che mi chiameranno con il nome di Padre, non fosse che una
volta sola, non periranno, ma saranno sicuri della loro vita eterna in compagnia
degli eletti."
Ti invoco allora, e in nome di Gesù ti chiedo la grazia di poter amarti così come tu desideri da me e con questo amore ti reco in dono, nello spirito, tutti coloro che si chiudono al tuo amore.
Decina del Rosario:
Contempliamo Gesù, al cui Padre celeste è
dovuto ogni amore.
Benedizione delle anime immolate
Dio, tuo Padre, ti ha scelta, o Anima, per
essere sacrificio per la sua opera. Mediante l'
imposizione delle mie mani
sacerdotali, ti rafforzi Egli in questa tua decisione.
Riversi in Te lo Spirito Santo, lo Spirito della sapienza e dell'
intelletto, del
consiglio e della fortezza, della scienza e della pietà e del timore di Dio e
ti renda così testimone coraggioso della sua operare. Ti doni la grazia della
perseveranza fino alla fine e poi la corona della vita eterna. Amen.
I. Rosario in onore del Padre Celeste
1. Gesù, il cui Padre Celeste ama tutti i bambini.
2. Gesù, il cui Padre Celeste protegge tutti i bambini.
3. Gesù, il cui Padre Celeste provvede per tutti i bambini.
4. Gesù, il cui Padre Celeste guida tutti i bambini.
5. Gesù, il cui Padre Celeste gioisce per tutti i bambini.
II. Rosario in onore del Padre Celeste
1. Gesù, al cui Padre Celeste è dovuta ogni adorazione.
2. Gesù, al cui Padre Celeste è dovuta ogni lode.
3. Gesù, al cui Padre Celeste è dovuto ogni ringraziamento.
4. Gesù, al cui Padre Celeste è dovuto ogni onore.
5. Gesù, al cui Padre Celeste è dovuto ogni amore.
Consacrazione a Dio Padre
Dio, Padre Nostro,
con profonda umiltà e grande riconoscenza ci apprestiamo al tuo cospetto e
mediante quest'
atto speciale di affidamento e di consacrazione poniamo la nostra
vita, le nostre opere, il nostro amore sotto la tua paterna protezione.
Ardentemente desideriamo poterti conoscere ed amare sempre più. Umilmente
aneliamo poter accogliere in noi la tua bontà ed il tuo infinito paterno amore
e di donarli ad altri.
Concedici, te ne preghiamo, la grande grazia di imparare ad amare sempre più il
divin Cuore del tuo amatissimo Figlio e, così rafforzati dal tuo santo Spirito,
poter glorificare sempre la tua paterna ed eterna bontà, o Padre infinitamente
buono.
Santa Maria, figlia del Padre e nostra Madre Celeste, prega per noi. Amen.
Stampa ed Editore
A. Ruhland
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