San Francesco.
Nel 1202 sul campo di Collestrada, le milizie di Assisi subirono una scottante sconfitta da parte dell'esercito perugino, nelle cui file combatteva un certo numero di fuoriusciti assisiati, nobili che avevano avuto rifugio a Perugia dopo che le case-torri erano state distrutte dall’insurrezione popolare. Benché gli Assisiati fossero di certo animati, rispetto ai Perugini, da una maggiore determinazione persero la battaglia. Fra coloro che finirono catturati e condotti in catene a Perugina vi era Francesco Bernardone. Era figlio di un ricco mercante di stoffe di Assisi ed aveva appena vent’anni. Giovane rampollo di una ricca famiglia della città aveva sino ad allora vissuto una vita spensierata e mondana in tutto identica a quella dei suoi ricchi coetanei. La battaglia, la successiva prigionia, durata più di un anno, e una malattia contratta in carcere in seguito agli stenti affinarono la sua sensibilità sino a quando tornato nella casa paterna decise di cambiare vita.
I primi passi di Francesco, e dei compagni che vollero condividerne la scelta di rinuncia ai valori del secolo, si orientarono, per certi versi, nel solco tracciato dai tanti movimenti eremitici che a quell'epoca praticavano l'itineranza evangelica per annunciare e testimoniare la pace e la penitenza.
San Francesco fu un uomo di grande Fede, di dialogo, viaggiò sino in Terrasanta dove tentò di convertire Saladino, ma soprattutto fu un uomo di grande amore verso Nostro Signore Gesù Cristo. Lo manifestò nella volontaria condivisione di uno stato di marginalità, di fragilità assoluta, dove intuì le profonde implicazioni morali e sociali dell'incarnazione di Cristo, cioè, la piena accettazione della natura umana. Stare con i più deboli, con i più poveri, con gli emarginati, condividerne sino in fondo la stato di esclusione e di minorità sociale non era più una semplice beneficenza, ma era come sperimentare nuovamente la suprema inversione di ruoli che, nell"'abbassamento" del Figlio di Dio, aveva redento per sempre l'umanità dal suo giogo di sofferenza e di asservimento alle potenze di questo mondo.
Anche le sue preghiere testimoniano la sua enorme passione per Gesù. In lui il Signore volle fare una cosa nuova. Gli dono di partecipare ad i patimenti della Crocefissione. San Francesco è stato infatti il primo uomo sulle cui carni sono state impressi i dolori della crocefissione, prima di allora a nessun Santo di Dio era stato concessa una tale intimità. San Francesco nella sua umiltà si vergognava profondamente di partecipare al dolore del Figlio di Dio e ne teneva nascosti i segni soffrendo in silenzio e portando con se questa sofferenza nella letizia che è ben nota e connotazione di tutto l’attuale ordine.
Lodi di Dio Altissimo
Tu sei santo, Signore Iddio,
che operi cose stupende.
Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo
Tu sei il Re onnipotente, Tu, Padre santo,
re del cielo e della terra
Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dei,
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene,
il Signore Dio vivo e vero
Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza,
Tu sei umiltà, Tu sei pazienza,
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine
Tu sei sicurezza, Tu sei quiete.
Tu sei gaudio e letizia, Tu sei nostra speranza
Tu sei giustizia.
Tu sei temperanza,
Tu sei tutta la nostra ricchezza a sufficienza.
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine.
Tu sei protettore, Tu sei custode e nostro difensore,
Tu sei fortezza, Tu sei refrigerio.
Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede.
Tu se la nostra carità.
Tu sei tutta la nostra dolcezza,
Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile
Signore,
Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.
Preghiera Semplice
Signore, fa di me
uno strumento della Tua Pace:
Dove è odio, fa ch'io porti l'Amore,
Dove è offesa, ch'io porti il Perdono,
Dove è discordia, ch'io porti l'Unione,
Dove è dubbio, ch'io porti la Fede,
Dove è errore, ch'io porti la Verità,
Dove è disperazione, ch'io porti la Speranza,
Dove è tristezza, ch'io porti la Gioia,
Dove sono le tenebre, ch'io porti la Luce.
Maestro, fa che io non cerchi tanto
Ad esser consolato, quanto a consolare;
Ad essere compreso, quanto a comprendere;
Ad essere amato, quanto ad amare.
Poiché, così è:
Dando, che si riceve;
Perdonando, che si è perdonati;
Morendo, che si risuscita a Vita Eterna.
Saluto alle Virtù
Ave, regina sapienza,
il Signore ti salvi con tua sorella,
la santa e pura semplicità.
Signora santa povertà,
il Signore ti salvi con tua sorella,
la santa umiltà.
Signora santa carità,
il Signore ti salvi con tua sorella,
la santa obbedienza.
Santissime virtù,
voi tutte salvi il Signore,
dal quale venite e procedete.
Non c'è assolutamente uomo nel mondo intero,
che possa avere una sola di voi,
se prima non muore [a se stesso].
Chi ne ha una e le altre non offende,
tutte le possiede,
chi anche una sola ne offende,
non ne possiede nessuna
e le offende tutte e ognuna
confonde i vizi e i peccati.
La santa sapienza
confonde Satana e tutte le sue insidie.
La pura santa semplicità
confonde ogni sapienza di questo mondo
e la sapienza della carne.
La santa povertà
confonde la cupidigia, l'avarizia
e le preoccupazioni del secolo presente.
La santa umiltà
confonde la superbia,
tutti gli uomini che sono nel mondo,
similmente tutte le cose che sono nel mondo.
La santa carità
confonde tutte le diaboliche
e carnali tentazioni e tutti i timori carnali.
La santa obbedienza
confonde tutte le volontà corporali e carnali
e ogni volontà propria,
e tiene il suo corpo mortificato
per l'obbedienza allo spirito
e per l'obbedienza al proprio fratello;
e allora l'uomo è suddito e sottomesso
a tutti gli uomini che sono nel mondo,
e non soltanto ai soli uomini,
ma anche a tutte le bestie e alle fiere,
così che possono fare di lui quello che vogliono,
per quanto sarà loro concesso
dall'alto dal Signore.
E saluto voi tutte, sante virtù,
che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo
venite infuse nei cuori dei fedeli,
perché da infedeli fedeli a Dio li rendiate.
Preghiera di Lode e Ringraziamento
Onnipotente, santissimo, altissimo, sommo Dio,
Padre santo e giusto,
Signore Re del cielo e della terra,
ti rendiamo grazie per il fatto stesso che tu esisti,
ed anche perché con un gesto della tua volontà,
per l'unico tuo Figlio e nello Spirito Santo,
hai creato tutte le cose visibili ed invisibili
e noi, fatti a tua immagine e somiglianza,
avevi destinato a vivere felici in un paradiso
dal quale unicamente per colpa nostra
siano stati allontanati.
E ti rendiamo grazie, perché,
come per il Figlio tuo ci creasti,
così a causa del vero e santo amore
con il quale ci hai amati,
hai fatto nascere lo stesso vero Dio e vero uomo
dalla gloriosa sempre vergine beatissima santa Maria
e hai voluto che per mezzo della croce,
del sangue e della morte di lui
noi fossimo liberati dalla schiavitù del peccato.
E ti rendiamo grazie, perché
lo stesso tuo Figlio ritornerà nella gloria
della sua maestà.
per mandare nel fuoco eterno
gli empi che non fecero penitenza
e non vollero conoscere il tuo amore
e per dire a quelli che ti conobbero,
adorarono, servirono
e si pentirono dei loro peccati:
Venite Benedetti del Padre mio:
entrate in possesso del regno
che è stato preparato per voi,
fin dalla creazione del mondo! (Mt. 25, 34).
E poiché noi, miseri e peccatori,
non siamo nemmeno degni di nominarti
ti preghiamo e ti supplichiamo,
perché il Signore nostro Gesù Cristo,
il Figlio che tu ami
e che a te basta sempre e in tutto,
per il quale hai concesso a noi cose così grandi,
insieme con lo Spirito Santo Paraclito,
ti renda grazie per ogni cosa
in modo degno e a te gradito.
E umilmente preghiamo in nome del tuo amore
la beatissima Maria sempre vergine,
i beati Michele, Gabriele, Raffaele
e tutti gli angeli,
i beati Giovanni Battista e Giovanni evangelista,
Pietro e Paolo,
i beati patriarchi , profeti, innocenti,
apostoli, evangelisti, discepoli,
martiri, confessori, vergini,
i beati Elia ed Enoc,
e tutti i santi che furono, che sono e che saranno,
perché, come essi possono fare,
rendano grazie a te,
per tutto il bene che ci hai fatto,
o sommo Dio, eterno e vivo,
con il Figlio tuo diletto,
Signore nostro Gesù Cristo
e con lo Spirito Paraclito
nei secoli dei secoli.
Amen.
Preghiera allo Spirito Santo
Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Iddio, concedi a noi miseri di fare, per la forza del tuo amore, ciò che sappiamo che tu vuoi, e di volere sempre ciò che a te piace, affinché, interiormente purificati, interiormente illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito Santo, possiamo seguire le orme del tuo Figlio diletto, il Signore nostro Gesù Cristo, e, con l’aiuto della tua sola grazia, giungere a te, o Altissimo, che nella Trinità perfetta e nella Unità semplice vivi e regni glorioso, Dio onnipotente, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Saluto alla Beata Vergine Maria
Ave, Signora, santa regina,
santa Madre di Dio, Maria,
che sei vergine fatta Chiesa
ed eletta dal santissimo Padre celeste,
che ti ha consacrata
insieme col santissimo suo Figlio diletto
e con lo Spirito Santo Paraclito;
Tu in cui fu ed è ogni pienezza
di grazia e ogni bene.
Ave, suo palazzo.
ave, suo tabernacolo,
ave, sua casa.
Ave, suo vestimento,
ave, sua ancella,
ave, sua Madre.
E ave, voi tutte, sante virtù,
che per grazia e lume dello Spirito Santo
siete infuse nei cuori dei fedeli,
affinché le rendiate,
di infedeli, fedeli a Dio.