Gesù eccoti il mio cuore
Meditazione
UN BAMBINO E’ "DIO"
Un bambino come i nostri appena nato, che dorme fra le braccia della Madre, è il Figlio di Dio, è il Salvatore atteso. Dio ci viene incontro non con i segni della potenza che incute timore, ma nella debolezza di un bambino che chiede amore: un bambino "povero" che nasce in una stalla, che ha per culla una mangiatoia. Eppure nel silenzio di quella notte risuona il lieto annuncio: "Vi annuncio una grande gioia, oggi è nato per voi il Salvatore". La gioia è la certezza di essere salvati. La nostra gioia è Gesù, "Dio con noi". Il volto di Dio risplende sul volto di un bambini povero appena nato.
Affrettati, o Gesù, eccoti il mio cuore. L’anima mia è povera e nuda di virtù, le paglie di mie tante imperfezioni ti pungeranno e ti faranno piangere. Ma, o mio Signore, è tutto quello che ho. Mi commuove la tua povertà, mi intenerisce, mi strappa le lacrime. Gesù abbellisci l’anima mia con la tua presenza, adornala con le tue grazie, brucia queste paglie e cambiale in soffice giaciglio per il tuo santissimo corpo di neonato. Gesù, ti aspetto. Molti ti rifiutano, Fuori spira un vento glaciale… vieni nel mio cuore. Sono povero, ma ti riscalderò più che posso. Almeno voglio che ti compiaccia del mio grande desiderio di farti buona accoglienza, di volerti un gran bene, di sacrificarmi per te.
Papa Giovanni XXIII (1881-1963)