La Solitaria alla Visita del Santissimo

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La Solitaria

alla

VISITA del SANTISSIMO

I

L'ADORAZIONE.

Entra, o Signore, la vostra serva nei tabernacoli vostri, e compresa di santo timore si prostra avanti a voi, e profondamente Vi adora. Accoglietela "Voi , qual padre figliuola, e dimentico dei torti, che vi ha fatto, volgete alla, meschina pietoso il vostro sguardo, e porgete benigno l'orecchio alla sua prece.

Viene a piedi del tuo Trono Lacrimosa a sospirar; Tu l'ascolta, e il tuo perdono Sulla misera cadrà. Se alla voce del Pastore Va l'agnella a pascolar, Parla pure, o mio Signore, Ch'ella docile sarà.

II

LA FEDE.

Io lo credo, Signore , e fermamente lo credo, perchè voi lo diceste, e la vostra parola non passa, che sotto alle apparenze del pana voi siete nascosto. Avvivate voi la mia fede, perchè innanzi a voi io mi stia con quella riverenza e raccoglimento, che alla vostra presenza , alla vostra grandezza si addice.

Lume eterno del lume increato Il mio spirito nascosto vi vede: Che sicuro lo rese la fede, Quando disse « Presente sarà».

III

LA SPERANZA.

Come cerva per lungo corso assetala sospira la fonte, cos'i l'anima mia a voi ricorre, o mio Dio, sorgente inesausta di tutto il bene. Voi conoscete il mio desiderio, e il conoscete abbastanza, compitelo adunque, e la vostra grazia su me povera, e inferma discenda, perchè le porte de'cieli si schiudano un giorno per me.

te solo si affida,

mortali mi è vano:

Mia speranza in te solo si affida,

Che sperar nei mortali mi è vano:

Tu sei padre , e del padre la mano Della figlia in soccorso verrà.

Deh! propizio rivolgimi i lumi; Pioveran le tue grazie dal cielo; Ti vedrò certo un dì senza velo, Sì lo spero: il dicesti?... Sarà.

 

IV

L'AMORE.

E perchè mai non si strugge di amore alla vostra presenza questa meschina? Voi tutto vi deste per lei, essa fatta vuoi es­ser per voi. Abbiatevi dunque, 6 mio Di­letto, le proteste dell'amor mio. Io voglio amarvi, ed amarvi per sempre , così po­tessi consumata di amore morire per voi.

Strale vivifico Di santo amore Di questa misera Trapassi il core.

Per amor vittima Languisca almeno; Un santo incendio La strugga in seno»

V

IL PENTIMENTO.

E dove era, o mio Dio, quando mi allontanava da voi. Io vi tradiva, e dimentica de' vostri benefici pe' miei capricci vi la­sciava. O Dio, perdonatemi, e sia misura al vostro perdono la vostra misericordia.

Io già sento spezzarmisi il core In pensando —Lasciava il mio Dio, A scontar de' miei falli 'il gran fio Mi tormenti crudele l'amor.

 

VI

LA PREGHIERA.

E chi meglio dì voi conosce i miei do­lori, i miei travagli, le pene mie! chi meglio di voi la mia debolezza, la mia insofferenza conosce ! Dio della virtù , voi mi donate della vostra fortezza, perche gra­dito mi torni il patire per voi, e non altra volontà io mi abbia, che il vostro volere.

Se da raggio di luce divina

Rischiarata si accende la mente, Più la doglia, l'affanno non sente, Le fia dolce il patire per te.

 

VII

IL DESIDERIO RELIGIOSO.

Voi mi chiamaste, o Signore , in quest'arca di salute, e di pace, onde viva in voi solo, angelica vita di povertà, di ub­bidienza. Fate adunque che io su pieghe­vole giunchiglia possa intrecciarvi gradita corona di bianchi gigli, d'umili mammolette, e sposa degna di voi io mi sia, mio Dio Redentore.

Mi chiamava la tua voce: Nel deserto io ti seguia; Or tu fa, che degna sia Del favor che mi toccò.

VIII

LA INTERCESSIONE.

Fida Speranza de' peccatori Madre di Dio, Maria, voi che mi toglieste a figliuo­la a piè della croce, presentate voi la mia preghiera al vostro divin primo genito. Di­tegli pure una parola a mio bene: dimen­ticherà egli allora la mia indegnità, e non guardando che la Madre, avrà certo pietà di una infelice.

Dolce Madre de' mesti redenti, Ver me volgi pietosa il tuo ciglio: Tu presenta alle piaghe del figlio La mia prece, e propizio e' sarà

IX

IL RENDIMENTO di GRAZIE.

Gradite, o Signore, e più per la intercessione della vostra Madre Santissima gli affetti sinceri della mia riconoscenza, e raddoppiate in me i vostri favori, le vostre misericordie.

All'eterno, al Figliuolo increato

Coll'affetto, che infiamma la fede, La canzone di amore sciorrò.

Tre Gloria Patri, un'Ave Maria

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