Dal documento pontificio Annum sacrum
Formula di consacrazione da recitarsi al sacratissimo Cuore di Gesù
O Gesù dolcissimo, o redentore del genere umano, riguardate a noi umilmente prostesi dinanzi al vostro altare.
Noi siamo vostri, e vostri vogliamo essere; e per poter vivere a voi più strettamente congiunti, ecco che ognuno di noi oggi si consacra al vostro sacratissimo Cuore.
Molti purtroppo non vi conobbero mai; molti, disprezzando i
vostri comandamenti, vi ripudiarono.
O benignissimo Gesù, abbiate misericordia e degli uni e degli altri; e tutti
quanti attirate al vostro Cuore santissimo.
O Signore, siate il re non solo dei fedeli che non si allontanarono mai da voi, ma anche di quei figli prodighi che vi abbandonarono; fate che questi quanto prima ritornino alla casa paterna, per non morire di miseria e di fame.
Siate il re di coloro che vivono nell’inganno dell’errore o per discordia da voi separati: richiamateli al porto della verità e all’unità della fede, affinché in breve si faccia un solo ovile sotto un solo pastore.
Siate il re finalmente di tutti quelli che sono avvolti nelle superstizioni del gentilesimo, e non ricusate di trarli dalle tenebre al lume e al regno di Dio.
Elargite, o Signore, incolumità e libertà sicura alla
vostra chiesa, elargite a tutti i popoli la tranquillità dell’ordine: fate
che da un capo all’altro della terra risuoni quest’unica voce: sia lode a
quel Cuore divino da cui venne la nostra salute; a lui si canti gloria e onore
nei secoli.
Così sia.
Roma, presso San Pietro, il 25 maggio 1899, anno XXII del nostro pontificato
Leone XIII