PREGHIERE PER LA SANTA MESSA
Preghiere raccolte o scritte dalla beata Elena Guerra
Anima cristiana, che sei tempio vivo dello Spirito Santo, se desideri onorare il divino, amabilissimo tuo Ospite, offri a sua maggior gloria il Sacrificio della santa Messa, e con ciò attirerai sopra di te i favori dell' Eterno Amore.
OFFERTA
O eterna Maestà del mio Dio, Creatore e Padrone dell' Universo, io meschina vostra creatura, a voi mi presento colla più preziosa ed eccellente oblazione, poiché vengo ad offrirvi nella santa Messa quel Sacrificio medesimo che vi offrì sull' altare della Croce il Figlio vostro umanato; e ve l' offro principalmente per ringraziarvi d' avere effuso nelle anime redente il vostro Santo Spirito, quell' Amore sostanziale che procede da Voi, o eterno Padre, e dall' Unigenito vostro; e di più ve l' offro per impetrare maggior effusione di quello Spirito santificatore in me e in tutti i fedeli.
AL PRINCIPIO DELLA MESSA
Ricordati, o anima mia, che senza lo Spirito Santo non puoi far nessun bene, e collo Spirito Santo tutto puoi. Raccomandati dunque a quell' onnipotente Amore dicendo: Emitte lucem tuam et veritatem tuam. Sì, rischiarate quest' anima, o divin Pàracleto, colla vostra luce, arricchitela della vostra verità, accendetela dei vostri ardori, santificatela colla vostra grazia, affinchè possa degnamente assistere a questi santi Misteri.
AL CONFITEOR
Solamente il peccato può chiudermi, o Signore, le porte dei vostri santi Tabernacoli; ed io purtroppo sono colpevole di molti peccati commessi con pensieri, parole ed opere. Mio Dio, me ne accuso e me ne pento, invocando indulgenza, assoluzione e perdono per i meriti del Sangue che ha versato per me Gesù mio Salvatore.
Create in me un cuor puro, o Signore, e rinnovate in me lo spirito di rettitudine; non vogliate rigettarmi dalla vostra presenza e non togliete da me il vostro Santo Spirito; confortatemi anzi nella vostra grazia con nuova e più abbondante infusione dello Spirito Santo.
IL SACERDOTE SALE ALL' ALTARE E LO BACIA
La venuta dello Spirito Santo nel Cenacolo fu come il bacio della riconciliazione dato da Dio all' umanità, redenta col Sangue di Gesù Cristo. - O Gesù Salvatore, che mandaste lo Spirito Santo agli Apostoli, mandatelo anche a noi, onde con l' anima purificata dal divino Amore, possiamo assistere a questi santi Misteri.
Gloria al Padre, gloria al Figlio, gloria allo Spirito Santo: gloria all' Altissimo, dal Cielo e dalla Terra, da tutte quante le creature; e il suo santo Nome sia conosciuto e benedetto fino agli estremi confini del mondo.
ALLE ORAZIONI
O Dio onnipotente, che colla luce del Paracleto ammaestraste i cuori dei vostri fedeli, concedeteci quella celeste Sapienza che è dono del medesimo vostro Spirito, a quel gaudio che da essa deriva. Ve lo chiediamo nel Nome e per i meriti di Gesù Signor Nostro.
O amantissimo Salvatore Gesù, che tanto patiste per riscattarci dalla schiavitù dello spirito delle tenebre e renderci degni d' aver in noi il vostro divino Spirito, sono anch' io un' anima che Voi riscattaste per farne tempio dello Spirito Santo; deh ! non permettete che mi renda indegna di tanta sorte; ma aiutandomi a mortificare in me lo spirito mondano ed ogni moto di passione disordinata, fate che io abbia sempre meco lo Spirito vostro; e non lo contristi mai più.
ALL' EPISTOLA
O divino Maestro dei credenti Cristo Gesù, che dopo aver raccomandato ai vostri Discepoli la preghiera, soggiungeste che il Celeste Padre avrebbe conceduto lo Spirito buono a chi gliel' avesse domandato, mostrandoci così che tal domanda non giunge mai invano a quel Padre che ci ha creati appunto per farci templi del suo Santo Spirito; deh ! come mai i fedeli pensano ora sì raramente a chiedere questa grazia delle grazie, questo Dono dei doni che è lo Spirito Santo? V' è forse qualche cosa di più e di meglio da poter chiedere a Dio? Signore, ve Lo chiederò io per me e per tutti; e ad ogni palpito del mio cuore intendo domandarvi lo Spirito buono, lo Spirito vostro, lo Spirito Santo; supplicandovi a far sì che la devozione al Paraclito divino torni ora a primeggiare nel cuore dei cattolici come primeggiava nel cuore dei primitivi fedeli.
ALL' EVANGELO
Vi saluto e vi adoro, o Incarnato Verbo, in tutti quegli ammirabili Misteri da Voi operati per fare del cuore umano il tabernacolo della Divinità; ma ora specialmente vi adoro nella prima apparizione che risorto faceste agli Apostoli, e vi ringrazio per il primo dono che lor conferiste, che fu il vostro Santo Spirito. Infatti comparso appena nel Cenacolo, Voi soffiaste, dice il Vangelo, sopra gli Apostoli, dicendo : Ricevete lo Spirito Santo. - Deh! buon Gesù, fate altrettanto sopra tutti noi, che assistendo alla Messa siamo come in un nuovo Cenacolo; emettete l' alito del vostro Cuore per infonderci il vostro Santo Spirito, e noi in uno slancio di fede e d' amore vi risponderemo non solo ripetendo devotamente il Credo, ma anche con un Credo di opere, conformando per l' avvenire tutta la nostra vita alla cattolica fede.
DALL' OFFERTORIO AL PREFAZIO
Dopo che gli Apostoli si furono per nove giorni apparecchiati nel più divoto ritiro alla venuta del promesso Paraclito, ecco un turbine come di vento, ecco un globo di fuoco che si divide in fiammelle; ecco insomma lo Spirito Santo, che comunicandosi a quei fortunati, li arricchisce d' ogni bene di paradiso; ed essi, accesi di quel divino fuoco, si immolano con ammirabile fortezza alla gloria di Dio, incominciando da quel momento a compiere l' ardua missione di convertire il mondo. - Signore, ed io che nella santa Messa e in tanti Sacramenti ho sì spesso ricevuto lo Spirito Santo e i suoi Doni, qual frutto ricavai da tanta grazia? Per dare anche a me il vostro Spirito Voi vi sacrificaste già sul Calvario, e vi sacrificate ancor sull' Altare; ed io che faccio, che soffro per amor vostro? Se per ora non posso deporre su questo Altare qualche accettevole offerta di passioni mortificate, di tentazioni vinte, o di altre opere buone, vi offrirò intanto, o Signore, la ferma risoluzione d' emendare la mia vita, e di spenderla, per quanto potrò, in opere di vostro gradimento. Ma scendano le fiamme del celeste Fuoco e m' accendano in cuore quei santi ardori che rendono efficace la volontà e soave il sacrificio.
Padre santo, per i meriti della santissima Vittima che fra poco si offrirà alla Maestà vostra su questo Altare, aiutatemi a corrispondere davvero alle grazie e ai Doni dello Spirito Santo come vi corrisposero i Congregati nel Cenacolo; e le purissime fiamme del Paraclito mondino d' ogni sozzura il cuor mio, e vi accendano quel santo zelo che non perdona nè a pene, nè a fatiche per dilatare sulla terra il vostro santo regno.
Ma senza verace e costante spirito d' orazione nulla potrò far di bene. O Spirito Santo, Eterno Amore, fecondate l' arida terra del cuor mio colla celeste rugiada dei vostri Doni, liberatemi dal dissipamento e fate che l' orazione sia il pane quotidiano dell' anima mia.
AL PREFAZIO
La Chiesa, sempre guidata dallo Spirito Santo, rivolge ai fedeli per mezzo del Sacerdote la bella parola: Sursum Corda! Chi mai sarà che non le risponda con un fervido atto di amor santo, innalzando il cuore fino al Cielo? Io pure vorrei in tal modo rispondere al Sursum Corda, ma chi accenderà nel cuor mio la divina carità, se non quell' Eterno Amore che procede dal Padre e dal Figlio? Ah! venite, venite, Spirito del mio Dio, celeste Fuoco, ad effondervi in noi, come già vi effondeste nei primi figli di adozione, ed esulti di gaudio l' anima nostra da tanto Ospite visitata e benedetta; ed anche oggi, come nel giorno della Pentecoste, la terra riceva dal divino Amore il bacio d' eterna alleanza. Di che i nostri cuori esultanti sciolgono colle angeliche schiere un inno di gloria all' Altissimo dicendo: Santo, santo, santo è il nostro Dio, ed è sua volontà che i redenti siano santi. O Dio, santificatore delle anime, santificateci tutti.
DOPO IL SANCTUS
Eccoti, o Cristiano, più in Cielo che in terra. Gli Angeli del Paradiso stanno per discendere in questa Chiesa a corteggiare il loro Re che fra pochi istanti sarà qui, e rinnoverà su questo Altare, i più stupendi prodigi dell' amor suo. Lo Spirito Santo, che operò il mistero dell' Incarnazione nel seno della Vergine immacolata, è qui presente per applicare a noi i frutti di questa nuova incarnazione che si avvera nel bel momento della Consacrazione. Preparati dunque, o anima mia, preparati ad assistere con gran riverenza a quel Mistero che in un supremo slancio d' amore l' Uomo-Dio istituì in quella notte che precesse ai flagelli, alle spine, alla Croce, alle ultime ore della preziosa sua vita.
O Spirito Santo, Padre dei poveri, Dispensatore dei Doni, Lume dei cuori, come potrò io senza il tuo aiuto onorare il Salvator mio che ora viene, e arricchirmi a quella fonte di grazia che alla sua venuta si diffonde dall' Altare ?
Vieni dunque, o Santo Spirito, e accendi in me le fiamme di celeste carità; vieni e congiungi in un sol cuore i cuori di tutti i fedeli. Lava le coscienze sordide, irriga le menti aride, risana i cuori piagati dal peccato. Fiacca la nostra ostinazione nel male, riscalda la nostra freddezza, raddrizzaci dai nostri deviamenti, facci ricchi dei tuoi Doni, dacci il merito delle sante virtù, il conseguimento della salute, e il gaudio sempiterno. Di questo gaudio stiamo per godere un saggio ora che discende Gesù sull' Altare.
Angeli benedetti che siete in questa Chiesa, adoratelo per noi presentategli i nostri cuori, e invocate su di noi un torrente di grazie.
All' elevazione adora, ringrazia, prega, o anima pia, e fa ciò che faresti se ti fosse dato contemplare svelatamente il tuo Salvatore mentre qui rinnova per te il Sacrificio del Calvario.
DOPO L' ELEVAZIONE
Mio Dio! non invidierò più la Maddalena, che abbracciata all' Albero della Croce, potè aprir l' amante anima sua a quel torrente di grazie che sgorgava dalle vostre Piaghe. Anch' io, mediante questo divin Sacrificio, ho la sorte di riposarmi all' ombra della Croce e partecipare ai frutti della vostra Passione e Morte. Ah! potessi restar sempre all' ombra di quest' Albero benedetto! Ma ora che ci sono, non voglio starvi invano. - Vi adoro, vi benedico, vi ringrazio, mio Dio, Trinità santissima, che avete piantato sulla terra quest' Albero di Paradiso che è l' Eucaristia, la quale col divino suo Frutto riempie di benedizione ogni vivente. Ma Voi, o Spirito Santo, onnipotente Amore, accendete tanti cuori di quel fuoco che comunicaste agli Apostoli, e fate che dapertutto risuoni quella voce che chiama gli erranti al paterno seno del Salvatore, e ad ogni Messa che si celebra sulla terra Gesù possa abbracciare gran numero di anime che a Lui ritornano. - E a me, o Spirito Santo, che non posso andare come gli Apostoli e come i Missionari in cerca di anime, a me concedete il dono di quella voce che si fa udire in Cielo; voglio dire la fervente preghiera, e così farò io pure un apostolato fecondo di eletti frutti. - Mi unisco, intanto a Gesù, Vittima di salute, che qui s' immola; ed in Lui, con Lui e per mezzo di Lui intendo offrirvi, o adorabile Trinità, quest' Ostia immacolata con tutti i sacrifici d' amore e di lode che vi si offrono in cielo e in terra; e ve l' offro a vostra maggior gloria, in espiazione dei nostri peccati, e implorare di abbondantissime grazie; ma specialmente ve l' offro perchè il fuoco del divin Paraclito riaccendasi sulla Terra, e produca in ogni luogo frutti di santo zelo, di conversione e di salute. Riaccendasi anche in me e consumi nel cuor mio quanto v' ha di vizioso e di terreno.
AL PATER NOSTER
Felice il Cristiano che, avendo ricevuto lo Spirito di filiale adozione, può innalzare la voce al Cielo e chiamare l' Altissimo col dolce nome di Padre! in Voi dunque e con Voi, o Spirito Santo, anche io devotamente ripeto: Pater noster ecc.
Sì, o gran Padre, liberaci da ogni male per amore del divin Paraclito che in noi dimora, facendo testimonianza che siamo figli tuoi, e perciò tuoi eredi, e coeredi al tuo Cristo; cioè compartecipi dei suoi patimenti nel tempo, e della sua gloria nell' eternità. Così sia.
AVANTI LA COMUNIONE
La santa Chiesa vuole che i Sacerdoti prima di salire all' Altare eucaristico invochino ripetutamente lo Spirito Santo; anch' io dunque, prima di appressarmi a ricevere in me, o realmente, o spiritualmente l' Ostia immacolata, supplicherò il divino Spirito dicendo: Venite, o Dio Amore, aiutate la mia infermità, e congiungetemi all' Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. Purificate la mia coscienza e quella di coloro che meco assistono al santo Sacrificio, affinché, venendo Gesù Cristo Signor nostro, trovi in noi preparata un' accettevole mansione.
Ma io mi riconosco indegno d' appressarmi al mio Dio. So nondimeno che Voi, o amante Salvatore, tanto più siete glorificato quanto più e meglio i membri del vostro mistico corpo, che sono i Cristiani, si congiungono a Voi che siete il nostro mistico Capo. Vi ringrazio d' avere sì mirabilmente accordato colla vostra maggior gloria il nostro maggior bene; ed esaltando la Bontà e sapienza vostra infinita, vengo a gettarmi con piena fiducia nel seno della vostra misericordia.
Qui, se ti è possibile, ti appresserai, o anima fedele, alla sacra Mensa; altrimenti farai devotamente la Comunione spirituale.
DOPO LA COMUNIONE
Quanti prodigi in sì breve tempo! Con un miracolo, che può dirsi una nuova Incarnazione, siete disceso, o buon Gesù, nelle mani del Sacerdote sotto le specie eucaristiche; sotto quelle medesime specie avete rinnovato il sacrificio di Redenzione; e poi quello stesso Eterno Amore che già vi portò a immolarvi sulla Croce, vi ha portato nel mio seno; e Voi state ora abbracciando l' anima mia con infinita tenerezza! E potrò io degnamente ringraziarvi di tanto eccesso di carità? Ma il divin Paracleto, che è Ospite dolcissimo di quest' anima, vi ringrazia per me, ed io posso innalzarvi gli affetti del mio cuore unitamente ai suoi gemiti inenarrabili, e così rendervi ringraziamenti.
ALLE ULTIME ORAZIONI
Una vostra parola esprimente l' infinito desiderio che Voi avete, o Signore, di beneficarmi, viene ora ad accrescermi fiducia; Voi mi diceste per mezzo del divotissimo Profeta David: «Allarga la tua bocca ed io la empirò » facendomi così intendere che bramate vi si domandino molte e grandi cose. Mio Dio, Voi sapete ciò che mi abbisogna, ed io non solo vi chiedo molto, ma tutto: sì, concedetemi tutte le virtù, tutte le grazie, tutti i doni che possono rendervi più cara l' anima mia. - Rispondendo poi colla maggior fiducia possibile all' immensa carità vostra, io appresserò con riverenza le labbra all' amorosa piaga del vostro Costato, e quivi facendo come m' avete insegnato Voi per mezzo del vostro Profeta, aprirò la bocca per attirare a me il vostro Spirito. Datemelo, o Gesù, lo Spirito Santo, e da ora in poi sia esso l' anima dell' anima mia; si effonda nel mio intelletto, infiammi il cuor mio, diriga la mia volontà, santifichi le mie azioni e possieda pienamente e per sempre tutto l' essere mio.
Discenda intanto sopra di me e sopra tutti i redenti l' abbondanza delle vostre benedizioni: Nel Nome del Padre, ecc.
ALL' ULTIMO VANGELO
L' ultimo e consolantissimo Mistero della nostra salute fu la Missione dello Spirito Santo che riempì di Se stesso e d' ogni bene gli Apostoli: i quali infiammati di celeste ardore, e usciti dal Cenacolo per portare verità e salute per tutta la terra, infusero nei nuovi Cristiani anche la più fervida devozione al Paraclito. Il frutto di tal devozione fu quell' ardente carità e quell' invincibile fortezza che in essi ammiriamo. Deh, Spirito Santo, abbiate pietà dei moderni Cristiani, i quali dimentichi di Voi, sono caduti nella più deplorabile freddezza. - A quelli poi che ancor vi onorano ispirate di formare come un nuovo Cenacolo, e così, con fervide preci richiamarvi, o divino Spirito, su questa misera terra. - Deh, cacciate via dal cuore di tutti gli uomini il cattivo spirito che li governa e venite a regnare in tutti i redenti; e la terra, che ora è ravvolta nelle tenebre del peccato, sia finalmente rinnovata. - Emitte Spiritum tuum et creabuntur; et renovabis faciem terme.
Anima pia, dopo la Messa attendi di non fare come coloro che
escono spensieratamente di Chiesa senza portarsi in cuore una divota rimembranza del gran Sacrificio; rifletti invece con quali pensieri scesero il Calvario quei pochi amanti di Gesù che avevano assistito alla sua Morte. Pensa parimente con che cuore uscirono dal Cenacolo quei fortunati che per i primi avevano ricevuto lo Spirito Santo; e leggendo attentamente quanto segue, procura d' imitarli