Hymnus de Sancto Spiritu
Ildegarda di Byngen
O Spirito di fuoco, sia lode a te
che operi nei timpani e nelle cetre.
Le menti degli uomini s' infiammano di te
e i tabernacoli delle loro anime racchiudono le loro forze.
S' innalza perciò la volontà e dà sapore all' anima;
e il desiderio è la sua lampada.
L' intelletto t' invoca con dolcissimo suono,
ti prepara edifici con la mente, che stilla sudore in auree opere.
Tu hai sempre la spada per recidere
ciò che la mela velenosa offre con funesto omicidio.
Talvolta una nube offusca volontà e desideri,
in cui l' anima svolazza e da ogni parte si aggira.
La mente però lega insieme volontà e desiderio.
Quando l' animo così si erge e pretende
di vedere l' occhio del male ed il volto dell' iniquità,
tu subito lo bruci nel fuoco, quando vuoi.
Ma quando la ragione si abbassa ad opere malvagie,
tu, quando vuoi, la stringi e l' annienti,
e poi la ripari infondendole esperienza.
Quando il male sfodera la sua spada verso di te,
tu lo colpisci al cuore, come facesti col primo angelo perduto,
quando scagliasti nell' inferno
la torre della sua superbia.
Ed ivi un' altra torre elevasti
sui pubblicani e i peccatori,
quando a te confessano peccati ed opere.
Per questo tutte le creature che vivono di te,
ti lodano, perché tu sei il farmaco più prezioso
per le fratture e le putride ferite:
tu le trasformi in gemme preziosissime.
Degnati ora di radunarci intorno a te,
e di condurci sulla via della rettitudine. Amen.